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lunedì 14 ottobre 2013

PANE PEMA

   
                
                    



Salve a tutti oggi vi presento una nuova azienda  PANE PEMA e sono rimasta molto colpita dalla loro storia che mi piace riportarvi integralmente cosi come la raccontano loro:
La storia delle aziende non è diversa dalle storie di vita, a volte il caso gioca un ruolo importante.Quella di PEMA comincia da un malinteso linguistico. Mio padre Heinrich Leupoldt, con mia madre Alma, faceva il pasticcere continuando l’opera dei suoi genitori, Adam e Elise, che nel 1905 avevano aperto un negozio a Weissenstadt nel Parco Naturale del Fichtelgebirge.Specialità i Lebkuchen, tipici dolci tedeschi di panpepato.Un giorno legge che un’azienda dei dintorni mette in vendita macchinari per la lavorazione dei Lebkuchen e con l’idea di incrementare la sua attività di pasticcere, la compera. Subito dopo però scopre l’equivoco: si tratta di macchinari progettati per una certa qualità di pane nero, che in Boemia ha lo stesso nome dei dolci di panpepato.Accetta il capriccio del destino, non si scoraggia e decide di mettersi a fare anche il pane. Lui è un pasticcere e sa lavorare di fino, conosce tutti i segreti della sua arte e li mette al servizio della nuova attività.
PEMA nasce così. E’ il 1950.
Il nome che mio padre sceglie è lo specchio del suo progetto: Pema in tibetano significa fior di loto e ha come significato simbolico la purezza. Una bella intuizione, vista con gli occhi di oggi. Tre sono infatti i principi-guida della nuova attività: usare cereali provenienti da un’agricoltura pulita, senza chimica, scegliere lavorazioni semplicissime, capaci di esaltare il gusto e di mantenere intatte le proprietà nutrizionali dei cereali e usare tutto il tempo che serve. Sono le regole per fare un pane buono. Ma anche un pane che fa bene.
Così Franz Leupoldt, l’attuale titolare, racconta gli inizi dell’azienda.L’esperienza di Heinrich si concentra subito sulla lievitazione naturale, l’unica in grado di dare al pane un sapore inconfondibile, renderlo più digeribile e mantenerlo fresco a lungo. Mette a punto la “sua” ricetta. Da allora è rimasta immutata. Ed è un segreto di famiglia.
La freschezza del pane è per lui un aspetto fondamentale. Studia e realizza uno speciale confezionamento che, insieme alla pastorizzazione, permette di portare in tavola un pane fresco per molti giorni. Senza usare conservanti e additivi. Sono i punti di forza che mettono PEMA sulla strada maestra della qualità.
Franz Leupoldt entra in azienda nel 1960. Progetta macchinari in grado di automatizzare la produzione del pane, in particolare la cottura, una componente fondamentale della filiera. Il suo è un importante contributo tecnologico che traghetta PEMA dalla fase artigianale a quella industriale. Senza cambiare le regole e mantenendo intatta la qualità della produzione.
Franz Leupoldt, aggiunge, in chiusura, una considerazione.
Vorrei mettere l’accento sul lato femminile di PEMA. La mia bisnonna e mia nonna hanno avuto un ruolo importante negli anni in cui l’azienda prendeva forma e cercava il suo spazio nel mercato. Oggi mia moglie, Laura Krainz, è al mio fianco nella direzione. Viene da Trieste, una città italiana dalle grandi tradizioni cosmopolite e ha portato in azienda una ventata di aria nuova. E’ suo il progetto di marketing che ha fatto conoscere PEMA ai mercati internazionali. E’ sua la responsabilità della comunicazione cui è affidato il compito di trasmettere l’impegno e i valori dell’azienda nel delicato confronto fra tradizione e modernità...
Bella questa storia? Questa  azienda molto gentilmente mi ha omaggiato di questa confezione:










Ho cosi ottenuto un leggero dolce  eseguito con il  PANE PEMA



 Ingredienti
1 pacco di PANE PEMA
300g di crema
chantilly
300g di panna
50ml di alchermes rosso



Attrezzatura
1 taglia pasta tondo
1 piatto piano
1
sacca a poche
 
Procedimento
Prendere tre fete di  PANE PEMA
e mettere sopra il taglia pasta tondo, cerchiamo di dare una forma tonda, stendere  un feta di pane in un piatto inseriamo il taglia pasta in questo modo diamo la forma, e mettere due cucchiai di liquore alchermes rosso poi stendiamo la crema chantilly, ristendere il secondo cerchio di pane sopra la crema e ripetere il procedimeto, a termine ricopriamo di panna e possiamo lavorare con la sacca a poche dando delle forme.
 



Ecco il nostro dolce molto buono.
anna






Vi lascio invitandovi a consultare il loro sito
http://www.pema.de/it/il-nostro-pane-integrale.htmlhttp://www.pema.de/it/il-nostro-pane-integrale.html
dove troverete tantissime curiosità riguardanti la bontà di questo pane biologico di cui io vi ho riportato integralmente parte della loro storia direttamente dalla loro pagina,vi do appuntamento con altre ricettine che vedranno protagoniste queste sane ,nutrienti e deliziose fettine di pane.Ringrazio l'azienda per la gentilissima collaborazione e quanti di voi apprezzeranno e commenteranno questo post... a presto con

 

6 commenti:

  1. Personalmente piace molto il pane Integrale...credo proprio che lo comprerò ;) grazie mille

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  2. Dev'essere molto buono questo Pane Pema e come l'hai preparato tu è delizioso, complimenti, io ancora non l' ho provato, grazie delle info!

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  3. brava hai realizzato con delle fette di pane un dolce .ottima idea

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  4. Buonissimo questo pane, e tu hai realizzato un modo sfizioso da gustare il Pane Pema.

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  5. onosco molto bene il pane pema un'azienda tedesca di alta qualità io preferisco il panetto ai cereali ma anche quello fitness. complimenti bella collaborazione

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